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Installare un impianto di ricarica auto elettriche nel condominio, la procedura e la norma

Le auto elettriche hanno conosciuto una diffusione capillare nel corso degli ultimi anni. Si parla di un aumento in percentuale che è superiore al 70%. Ciò comporta la necessità però, di attivare una serie di servizi che rendano possibile e più immediato l’utilizzo a 360 gradi. Tra le problematiche principali nel raggiungere l’obiettivo della ricercata immediatezza, vi è la diffusione delle colonnine per la ricarica che non sono tantissime nei territori comunali. Questo assunto, vale soprattutto del Mezzogiorno d’Italia.

Questo problema è ancora più complesso, se si analizzano i dati della diffusione della ricarica delle auto elettriche nei condomini. Un amministratore di condominio di Milano o di qualunque altra città d’Italia, deve iniziare a porsi questo problema e capire qual è la normativa di riferimento per garantire questo genere di servizio. La questione, talvolta, si pone anche quando un condomino chiede l’installazione di una colonnina per la ricarica.

La normativa per gli impianti di ricarica delle auto elettriche nei condomini

Secondo il decreto 257 del 2016, entro la scadenza del 2020, è necessario che gli edifici condominiali di nuova costruzione, abbiano la predisposizione per l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica delle automobili e di tutte le vetture che funzionano secondo questo sistema.

La predisposizione deve prevedere almeno il 20% del servizio rispetto ai posti disponibili. Per quanto concerne gli edifici non residenziali lo spazio a disposizione per la predisposizione di installazione di colonnine per le auto elettriche deve essere superiore a 500 metri quadri. Con tale sistema si potrà prevedere l’installazione di una colonnina di ricarica per le auto elettriche per ogni posto auto disponibile.

Questo ragionamento e l’imposizione di tale decreto legge daranno la possibilità di raggiungere l’obiettivo di un migliore efficientamento energetico per il settore automobilistico, sfruttando a supporto, le potenzialità e gli obblighi per gli edifici residenziali e non.

La procedura per l’installazione di colonnine di ricarica vetture elettriche nei condomini

Le famiglie rinunciano spesso all’acquisto di un’auto elettrica perché non hanno la possibilità di poter ricaricare questa vettura all’interno del proprio domicilio. Eppure si possono considerare due strade che è possibile seguire per ottenere in modo rapido, l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli.

Se si ha a disposizione uno spazio proprio, come ad esempio un box auto, si ha la possibilità di poterle installare all’interno di quello spazio senza dover chiedere l’autorizzazione all’assemblea del condominio. In questo caso sarà necessario fare una comunicazione all’amministratore di condominio e verificare l’entità della spesa, il certificato di prevenzione incendi e tutti gli atti che sono necessari da un punto di vista burocratico, per predisporre tale tipo di servizio oltre valutare l’eventuale impatto sulle parti comuni di eventuali opere necessarie (es. cablaggio, canaline, ecc.).

Installare una colonnina di ricarica macchine elettriche nello spazio condominiale

La seconda strada per l’installazione di questi dispositivi è più complessa. Qualora infatti, non si avesse a disposizione un box auto o un proprio spazio, allora sarà necessario coinvolgere l’assemblea condominiale. La richiesta può essere fatta da un singolo condomino o da più residenti che andranno a chiedere la convocazione dell’assemblea d’accordo con l’amministratore.

La sua (o la loro) proposta sarà votata dalla maggioranza dei ondomini in base al numero di millesimi di proprietà. Una volta fatta questa richiesta, se approvata, allora la spesa per l’installazione verrà sostenuta da coloro che hanno aderito al progetto.

Successivamente si identificherà uno spazio in cui è possibile installare tutti i dispositivi, bisognerà fare un calcolo di spesa e poi è bene sapere che vi è la possibilità di ottenere una detrazione del 50% del costo fino a un massimo di 3 mila euro in base alla normativa vigente. La detrazione è stata prevista dal Governo per incentivare le installazioni. Se solo una parte dei condomini è d’accordo per l’installazione del servizio, allora la spesa sarà suddivisa fra coloro che aderiscono al progetto.

Qualora non ci fosse l’ok dell’assemblea o soltanto un condomino avesse la necessità di prevedere questo tipo di servizio, allora dovrà accollarsi interamente la spesa, sia per la costruzione che per la gestione di questo impianto. Il condomino avrà diritto parimenti, alla detrazione fiscale.

Fare il pieno gratis grazie all’impianto fotovoltaico

Chi ha, nel proprio condominio, un impianto fotovoltaico potrà ottenere il pieno gratis, grazie a questo sistema di energia alternativa. Alcuni condomini però, non hanno tra le loro priorità, l’installazione di un impianto fotovoltaico ma questo non impedisce ai residenti di fissarne uno ad uso personale.

Questo ovviamente, andrebbe ad abbattere ulteriormente i costi per coloro che hanno un’auto elettrica. In base alle legge condominiale 220 dell’11 dicembre 2012, è possibile installare un impianto fotovoltaico ad uso personale anche all’interno di un condominio. Tale scelta avrebbe un vantaggio molto grande, soprattutto per coloro che potranno ottenere, non solo benefici per la loro abitazione, ma anche per il loro trasporto.

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